LO SHOW DELLA NOVECOLLI

C’eravamo anche noi ieri in mezzo a tedeschi, inglesi, belgi e tutti i ciclisti, oltre agli italiani, delle 43 diverse nazionalita’ che hanno preso il via alle 6 di mattina dal Portocanale di Cesenatico per affrontare la Novecolli. Noi insieme ai 10900 atleti schierati nelle varie griglie: una pacifica invasione che ogni anno fa della cittadina romagnola la capitale europea del ciclismo amatoriale. Inconfondibili, come le nostre divise che, stante ai commenti in positivo, hanno “bucato” lo schermo. Eravamo in 7, oltre a Stefano Mariani che si e’ aggregato alla nostra comitiva, e tutti alla fine siamo riusciti a portare a termine il percorso che ci eravamo prefissati: Gilberto e Mauro insieme a Stefano il lungo di 205 Km: Luisa, Alfredo, Riccardo, Paolo, Erio il percorso corto (per modo di dire) di soli 135 Km. Alla partenza tanta tensione per molti di noi, profani della gara, in attesa del via. Qualcosa di unico, una realta’ che supera ogni possibile immaginazione per noi che viviamo la realta’ di gare e cicloturistiche con numeri di presenze di tutt’altra portata. E in mezzo a noi, soprattutto all’arrivo, abbiamo potuto notare personaggi celebri che, piu’ che mai in questa circostanza, si sono dimostrati molto lontani da quegli atteggiamenti che falsamente appiccichiamo alle loro figure. Parliamo di Linus, star di Radio Deejay, parliamo del ginnasta Yuri Chechi e dell’ex pilota di Formula Uno Jarno Trulli, oltre all’ex campione Paolo Savoldelli che si e’ reso impeccabilmente disponibile a farsi fotografare in mezzo al nostro gruppo.

Della gara ognuno di noi si ricorda tutto: i primi 35 Km ad andatura elevata, le prime rampe del Polenta, via via tutte le altre asperita’. E poi il vento, a tratti freddo, con folate che sui crinali creavano parecchi problemi. Che dire poi del Barbotto, 4 Km di fatica e adrenalina, il momento piu’ difficile della Novecolli, con gli ultimi 800 metri al 18% che non ti lasciano dentro piu’ niente. Ti salva lo speaker in vetta che, dall’altoparlante a tutto volume, spara incitamenti a coloro che, stravolti dalla fatica, stanno per raggiungere la meta. Da li’ al traguardo ancora 40 Km.all’apparenza facili, ma con saliscendi continui che mettono alla frusta i muscoli gia’ provati dalla fatica. Arrivo in contemporanea per i 5 del “corto” a rinsaldare un patto di reciproco aiuto e di amicizia senza prestare attenzione alla classifica. Grande merito inoltre (e soprattutto) ai tre temerari che hanno affrontato il percorso lungo e che hanno orgogliosamente superato gli ostacoli delle altre 5 ascese con tempi finali di tutto rispetto.

All’arrivo, dopo la rilassante doccia calda, tutti a banchettare in mezzo alle migliaia di altri corridori e a rifocillare mente e stomaco. Anche qui un’organizzazione impeccabile che fa onore alla Societa’ organizzatrice e alle centinaia di persone che lavorano per la riuscita della manifestazione.

 

   

                    In attesa del via                                   In compagnia di Paolo Savoldelli

 

Album fotografico in allestimento

 

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